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25 anni che lavoro nel Digital Marketing

Sono trascorsi 25 anni dal mio ingresso nel mondo del Digital Marketing, un percorso iniziato all’inizio del 2000. Guardandomi indietro, mi rendo conto di quanto questo settore sia cambiato. E quante cose io abbia fatto!

Gli inizi: la mia esperienza da dipendente (2000-2009)

Era iniziato da poco il secondo millennio (come mi sento vecchia!) e, complice una delle prime tesi in Italia su Internet, sono entrata a lavorare in una web company molto importante a Firenze (Citylife SpA) che oggi non esiste più. Era una società creata a tavolino da 4 grandi player anch’essi spariti o inglobati: il provider Dada, il gruppo editoriale Monrif (La Nazione, Il Resto del Carlino..), la Banca CR Firenze (oggi Intesa SanPaolo) e la società di consulenza Andersen Consulting (oggi Accenture).

Ho vissuto in pieno la bolla della New Economy e anche lo scoppio della bolla con la morte delle dotcom.

Quando ho cominciato questo lavoro non esistevano i social network, ma il web sì! ed era il momento della sua massima espansione anche in Italia.

La nostra società, fra le tante cose, gestiva un giornale online su Firenze, che veniva aggiornato 4 volte al giorno da una redazione di giornalisti. Era il sito più attivo e seguito della città, si chiamava Firenze.net.

Io sono partita dall’area commerciale, poi mi sono spostata sul marketing, e dopo pochi anni – grazie a un illuminante corso SEO fatto con Enrico Madrigrano – ho cominciato a fare posizionamento su Google. Mi sono ritrovata poi a gestire anche Firenze.net e diventare content manager e marketing manager di un sito che allora contava 3.000 lettori unici al giorno. Gestivo la pubblicità gli eventi la scelta di cosa pubblicare. Ho imparato tanto su come si gestisce un giornale, ma anche una community.

Ho aperto il mio primo blog nel 2006 (www.ioamofirenze.it) e ho applicato tutto quello che conoscevo a livello SEO, per far si che venisse trovato dei motori di ricerca. La stessa cosa l’ho fatta per un sito di viaggi che veniva gestito dalla nostra società. Ricordo che riuscii a piazzarlo primo per tantissime keyword, e fummo sommersi di richieste da tutti Italia. Erano anni di sperimentazioni e di grandi risultati.

L’Era dei Motori di Ricerca

Nel 2000, Google era ancora una novità. Nato nel 1998, in pochi anni ha rivoluzionato il modo di cercare informazioni online, soppiantando piattaforme come AltaVista e Yahoo, o Virgilio e Arianna in Italia. In quegli anni, ottimizzare un sito significava concentrarsi su parole chiave e meta tag: il termine “SEO” stava appena iniziando a prendere piede. Era l’epoca dei contenuti testuali semplici, dei backlink come valuta d’oro, e del PageRank come misura di successo. I convegni a cui andavo parlavano sempre di questo.

La scelta di fare la libera professionista (dal 2009 a oggi)

Dopo 10 anni che mi trovavo in Citylife, le cose erano cambiate molto. Quando ho iniziato eravamo 40 persone divise fra: redazione, ufficio marketing e commerciale, reparto sviluppo e programmatori. A fine 2008 eravamo rimasti una manciata di persone. In parallelo le mie competenze sul mondo digitale erano cresciute molto. Avevo cominciato a fare corsi e partecipare a convegni come moderatrice. Mi sentivo pronta per fare il grande salto.

A Gennaio del 2009 mi sono licenziata.

Ho rinunciato a un posto fisso e ho deciso di fare la consulente di web marketing. Tutti mi hanno dato della pazza (vi ricordo la crisi del 2008!). Oggi, a distanza di tutti questi anni, sono contenta la mia scelta, che rifarei 100 volte. Come dico con orgoglio: non ho mai cercato un cliente.

L’Avvento dei Social Media

Nei primi anni del 2000 i social network hanno iniziato a cambiare radicalmente il panorama digitale. MySpace ha aperto la strada, ma è stato Facebook, nato nel 2004 ed esploso in Italia nel 2008, a trasformare la comunicazione tra persone e aziende. Nel mezzo c’era Twitter (2006) oggi X, che ho amato molto.  Poi Flickr, Linkedin, Pinterest…

Fin da subito ho visto che i social network mi erano molto congeniali. Ho cominciato a gestire i profili social della società dove lavoravo e poi quelli di altre aziende.

Via via mi sono spostata dalla SEO al Social Media Marketing.

Dalle consulenze alla formazione

Dopo aver aperto la Partita Iva ho cominciato ad affiancare la formazione alle consulenze. Prima ho tenuto qualche lezione in alcuni master, poi università, aziende, enti turistici, scuole… piano piano una valanga di corsi, lezioni, docenze a tutti i livelli. Non ho mai tenuto il conto di quante persone ho avuto in aula in oltre 16 anni di attività di docente, ma sicuramente sommando tutto si arriva a diverse migliaia.

Mi sono sempre lasciata una parte di consulenza, perché ritengo che non si possa insegnare certe cose se non le applichi tutti i giorni sul campo. Di fatto, i clienti che seguivo mi fornivano test, conferme o esempi su cui poi basare le mie lezioni.

La mia attività da Creator

Fin da quando ho aperto il blog Io Amo Firenze ho cominciato ad avere un mio spazio su Internet dove raccontare quello che faccio. Ho avuto tantissime esperienze – libri, televisioni, inviti… – e ho raccontato per quasi 20 anni la mia città. Mi hanno definito come una pioniera del web.

Molto prima che nascessero parole come “influencer” ho vissuto sulla mia pelle cosa vuol dire essere seguita da persone che si fidano di te e vanno nei posti di cui parli. Lo facevo per passione: nessuno mi pagava. Anche perché erano tempi in cui i ristoratori si meravigliavano che facessi foto ai piatti.

Quando è arrivato Instagram (2010) ammetto di averlo sottovalutato. Tuttavia quando mi sono accorta che le persone avevano smesso di commentare sul blog e si erano spostate su Facebook e Instagram ho cominciato a studiare come funzionava. Mi sono applicata, ho guardato quello che facevano gli altri e alla fine ho imparato un nuovo linguaggio diventando di fatto una Content Creator. Ho pure imparato a fare video!

Oggi il mio profilo Instagram (@nellifirenze) è seguito da più di 90.000 persone.

L’Era dell’Intelligenza Artificiale

Oggi, siamo nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Strumenti come ChatGPT, DALL-E e molti altri stanno ridefinendo il concetto stesso di creazione di contenuti. L’AI non è solo uno strumento: è un partner nella strategia di marketing, in grado di analizzare dati, creare copy, generare immagini, e persino prevedere tendenze future. Questo cambiamento ha aperto nuove possibilità, ma ha anche posto nuove sfide, come l’etica dell’utilizzo e la necessità di mantenere un tocco umano.

A proposito di AI: ho chiesto a ChatGPT di crearmi una immagine di corredo… l’intento era buono ma Instagrook e Scebook… mi fanno troppo ridere!! per fortuna ancora non è perfetto.

Guardando al Futuro

Questi 25 anni mi hanno insegnato che l’unica costante nel Digital Marketing è il cambiamento. Mentre ci adattiamo all’AI e a tutto ciò che essa comporta, non posso fare a meno di chiedermi: quale sarà il prossimo grande cambiamento?

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