fbpx

Trivago si sta dando da fare… diventerà il nuovo Tripadvisor o il nuovo Expedia?

trivago.jpg

L’altra sera ho visto in TV lo spot di Trivago. Quando avviene che un sito, o un qualcosa che nasce su Internet, decide di approdare al mezzo di comunicazione di massa più tradizionale che abbiamo, vuol dire che è pronto a fare “il salto”. Ricordo ancora come mi stupii quando Expedia fece la campagna in tv e sui settimanali. Mi domandai il perchè. Ma poi compresi. Per noi smanettoni del web era uno dei siti più noti (e già leader di settore), ma non per coloro che sono meno vispi a muoversi nei meandri di Internet. Certe azioni promozionali sono inevitabili a volte, soprattutto se vogliono cogliere l’utenza più anziana e fare branding anche per gli intermediari.

Oltre a questo Trivago ha messo in piedi un discreto ufficio stampa (un po’ invasivo a volte), invia spesso informazioni interessanti per gli hotel (le destinazioni più gettonate, gli hotel con vista panoramica migliore) e ora ha lanciato anche un “gioco” in collaborazione con l’Associazione Diversamenteagibile. Un concorso, che si protrarrà fino al 12 settembre, rivolto a incentivare recensioni su hotel e attrazioni turistiche che abbiano una particolare attenzione ai disabili.

Da una parte si pone in concorrenza con Tripadvisor, pretendendo di essere più autorevole chiedendo la prova del soggiorno (confermo: quando ho provato a inserire una recensione mi è stata chiesta la ricevuta dell’hotel) e liberandosi così di botto da tutto il problema delle polemiche sulle false recensioni, che tanto fanno inferocire gli albergatori.
Dall’altra comparando i prezzi dei vari portali di prenotazione turistica (Booking, Expedia, Lastminute) può arrivare a scavalcarli.

Riuscirà a emergere sugli altri? Vedremo. Credo che dipenderà molto anche dalla semplicità d’uso.

11 commenti all'aricolo “Trivago si sta dando da fare… diventerà il nuovo Tripadvisor o il nuovo Expedia?

  1. […]quando ho provato a inserire una recensione mi è stata chiesta la ricevuta dell’hotel[…]

    Interessantissimo!
    Una curiosità: come ha fatto a verificare che il numero della ricevuta fosse effettivamente veritiero?
    C’è modo di inserire numeri “fasulli”?
    Cioè, è un semplice step in più per poter comunque continuare a pubblicare recensioni false, oppure, effettivamente, si tratta de LA soluzione?

  2. Visto che sei già iscritta, spero di leggere presto anche qualche tuo contributo “for all” sui ristoranti di Firenze .
    Spesso si trascura l’aspetto accessibilità nella valutazione di hotel, ristoranti e altri luoghi di interesse turistico ma è un elemento estremamente importante per chi è costretto a districarsi tra barriere architettoniche e atteggiamenti disfattisti. L’idea di ForAll, sviluppata grazie al grandissimo max
    (http://www.diversamenteagibile.it/) è di sensibilizzare maggiormente tanto i viaggiatori quanto gli albergatori sul fattore accessibilità con lo scopo sia di crere una rete di informazioni specifica che di stimolare le persone ad adottare un punto di vista diverso.
    Poi per quanto riguarda trivago-tripadivsor, credo che la differenza sostanziale tra i due siti siano le persone: trivago è della community, il sistema è basato sul dialogo, sul confronto, sulla reale condivisione delle esperienze.

  3. Anche a me è piacuto molto lo spot trivago, e ti dirò che fra tutti i competitors in ambito User Generated Content è quello che preferisco, proprio perchè le recensioni sono verificate al 100%.

    Lodevole anche l’iniziativa con diversamenteagibile, sono sicuro che avranno un buon riscontro.

    Rimango perplesso sulla grafica del portale che è veramente antica e poco accattivante, penso che sia l’unica vera nota dolente che li colloca un pò indietro rispetto alla concorrenza.

    Saluti supernelli!

  4. per marco: mi hanno chiesto proprio la ricevuta! gliela dovevo scansionare e inviare via mail.
    sai quando è successo la prima volta? al Rimini web marketing event. Fui “graziata” dall’invio solo perchè una responsabile di trivago (relatrice al convegno) testimonio’ che ero davvero fisicamente nell’hotel che recensivo. Buffo eh?

    è un’idea valida.. pero’ un po’ scomoda…

  5. per ontheroad: per lo stesso motivo (dover inviare la ricevuta) non ho mai scritto recensioni sui ristoranti (argomento sul quale invece avrai visto sono molto logorroica). solo che non conservo quasi mai le ricevute e tantomeno penso a scansionarle per verificare che sono stata a mangiare lì!

    pero’ un po’ mi dispiace… se fossi un po’ meno pigra 😉

  6. per enrico:
    concordo. non lo volevo dire per rimanere politically correct, ma forse fra le righe si intuiva quando parlavo di “semplicità d’uso”. una grafica moderna, accattivante e usabile potrà o non potrà determinare il successo del sito.

    ciao caro 😉

  7. Dunque….

    1. Il solo fatto che trivago non sia proprietà del gruppo expedia o di altra ota (almeno credo – non so chi ci sia dietro in realtà) per il momento la pone in netto vantaggio sulla mia personale classifica: viste le esperienze precedenti però non so quanto possa durare – anche tripadvisor partì con l’essere una community e quando acquistò un valore commerciale reale venne subito fagocitato da chi domina il mercato stesso pagandolo si a peso d’oro ma investendo forse 1 centesimo del ritorno che ne ha avuto dopo esser stato riplasmato e dinentare quello che è oggi – l’ennesimo canale di vendita. Google docet in materia…

    2. Secondo me il punto di forza di trivago è la comparazione dei prezzi sui vari canali e non la possibilità delle recensioni reali: questo è un fattore che oltre ad avere un’immensa attrattiva per chi deve prenotare può finalmente ribilanciare il peso delle ota rispetto alle singole strutture perchè obbliga alla parity rate effettiva (permettendo cmq all’hotel di vendere sul proprio sito pacchetti personalizzati anche più convenienti della singola tariffa del portale utilizzando paletti più restrittivi di quelli possibili sui portali stessi). Questo implica che anche il sistema delle commissioni da pagare alle ota deve andare naturalmente ad allinearsi visto che la conseguenza prima del parity rate effettivo è che l’hotel deciderà se essere presente su un portale o meno solo in base alla discriminante dell’effettivo rendimento dello stesso portale e non su altri ‘ricattini’ vari

    3. Aver puntato su una campagna pubblicitaria quale quella vista in televisione durante questa estate (è da giugno che martellano) dimostra quanto abbiano l’occhio lungo – e questo mi fa pensare a un qualcosa di diverso da una semplice community (oppure come dicevo sopra pensano di vendere a breve) – non dubito del fatto che ne seguirà a breve anche un rinnovamento dell’interfaccia grafica ed una semplificazione dell’usabilità del sito.

    4. La richiesta dell’invio della ricevuta del pernottamento per poter pubblicare un commento su una struttura (per quanto non semplicissima da gestire) dimostra, almeno in questa fase, una maggiore attenzione alla considerazione dei vari fattori che determinano l’evoluzione del mercato online (anche qui google docet….almeno in parte): questo certifica solo che si tratta di chi non è ancora in posizione dominante – se poi tale approccio verrà mantenuto anche in futuro è tutto da vedere.

    In conclusione sono proprio curioso di vedere come evolveranno le cose: di certo secondo il mio punto di vista in questo momento trivago è una grande opportunità sia lato hotel che lato utente.

    Salutamm’

    SHL

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *