Tempo di vacanze, anche per me. Come ogni anno ho passato ore, sul web, per cercare un luogo adatto per le mie esigenze. Ma mi sono imbattuta così spesso in siti di strutture ricettive carenti, che ho deciso di stilare una lista di errori e cose da (non) fare. Non voglio dire dal punto di vista della SEO (=visibilità su Google) che già sarebbe un livello più elevato. Parlo proprio dei fondamentali, di quelle cose che infastidiscono gli utenti e fanno sì che uno alla fine decida di non prenotare, o quantomeno di preferire Booking. Se tante volte qualche albergatore fosse in ascolto…
Vado in ordine sparso, non di importanza, ecco 5 cose che, come turista, mi infastidiscono:
1) carenza di foto. Non mi stanco mai di dirlo, ma io – come tutti – prima di prenotare voglio vedere almeno una foto della camera. E magari che sia carina, con la luce naturale. E se sei al mare, io vorrei vederlo il mare! Non come quel campeggio “a poca distanza dal mare” che non mi faceva neppure vedere una foto della spiaggia…
Le gallery delle foto dovrebbero essere curate, fatte bene, con foto aggiornate. Oggi che abbiamo tutti uno smartphone in tasca, non è più così impossibile scattare foto decenti.
2) il dove siamo. Sono stufa che la pagina del “dove siamo” sia solo la Google Maps. Capisco che scrivere un testo costi fatica e così sembra più facile, ma non so quante volte ho rinunciato alla prenotazione perché non capivo dove si trovava esattamente quell’hotel o agriturismo. Basterebbe aggiungere un breve testo dove si spiega come arrivare (dall’autostrada X esci a poi giri a destra per circa X km…) e quanta distanza reale c’è dai punti di interesse (spiaggia, centro storico, ecc.).
3) la prenotazione online (o almeno la disponibilità in tempo reale). So che i programmi di booking online costano cari, ma permettono a tutti coloro che vogliono prenotare di sapere subito se c’è posto o no in quella struttura. Risparmiando un sacco di email inutili e tempo perso, tanto per il turista, quanto per il gestore della struttura ricettiva. Se proprio non si vogliono spendere quei soldi, si potrebbe comunque mettere un calendario manuale, che viene aggiornato una volta alla settimana!
4) chiarezza dell’offerta. Mi dici che sul tuo sito c’è il prezzo più basso e che se prenoto da te, c’è pure un omaggio. Io sul tuo sito ci arrivo dopo averti trovato tramite Booking. Non solo da te il prezzo è più alto, ma sul tuo sito mi dici che non c’è disponibilità, mentre su Booking prenoto senza problemi. Allora??? Presa di giro due volte!!!
5) il telefono obbligatorio nei form dei contatti. Io capisco che a volte c’è la necessità di contattarmi, ma se io non avessi voglia di essere contattata via cellulare? preferisco di gran lunga la mail alla quale posso rispondere nei tempi a me più consoni. Magari in un secondo momento posso anche dartelo il cellulare, ma nella prima fase in cui sto solo valutando, preferisco non essere disturbata.
Per la questione dei form col numero di celluare richiesto, io faccio sempre così, su qualsiasi sito mi trovi: ne inserisco uno palesemente fasullo, del tipo 3300000000…
ciao Elena, complimenti per l’articolo, chiaro semplice ed esaustivo, da condividere davvero subito. Trovo molto utile quello scritto. penso che uno dei problemi fondamentali sia creare siti che siano graficamente semplici e intuitivi per l’utente. Purtroppo spesso ci si affida a programmatori che non sono comunicatori e non sanno le reali esigenze dell’utente.