Roberta Milano fa il punto della situazione sulla sessione dedicata al turismo.
Cosa è emerso?
- necessità di passaggio di orizzonte, di prospettiva. Finora si distingueva fra operatore e turisti, bisogna cominciare a parlare di noi.
- internet come strumento, luogo e non come fine. Ha le sue dinamiche ma puo’ essere utilizzato per costrire un legame col territorio e promuoverlo in modo coerente. Due esempi: Tag Bologna e Angeli sul territorio, due case history che hanno valorizzato il territorio.
- Internet: pre-esperienza (raccolgo info), durante l’esperienza (mobile) e post (torno dalla vacanza e posto video e foto). Per fare marketing del web turistico bisogna innescare un circolo virtuoso fra questi elementi. Partire dall’ascolto. Ricerca di GPF (Monica Fabris), ecco alcuni concetti:
il viaggiatore porta nuove istanze (equità sociale, edonismo maturo);
analisi sui social media: di cosa parlano? persone che conosco, viaggi
chi fa uso di web è più felice! - Sbilanciamento: i viaggiatori sono più avanti degli operatori. La domanda è più avanti dell’offerta.
- Imparare a costruire l’esperienza di viaggio insieme. Valorizzare le storie, i contenuti, le esperienze.
La ricerca GPF sarà messa online sul sito di Toscanalab.
Gli italiani usano Internet perchè aumenta il loro “benessere”: sul web si fanno tante cose. Non più fuga dalla realtà, non più strumento di lavoro, ma miglioramento della vita. Differenze nei valori e nella vita fra chi usa internet e chi non lo usa. Internet ha successo perchè aumenta il benessere di chi lo usa.
3 commenti all'aricolo “Workshop sul turismo: Internet fa bene a chi lo usa!”