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Anche i seo chiedono scusa

A breve distanza di tempo dal post di ieri ho ricevuto tramite Facebook un messaggio di scuse da chi aveva inviato la mail. Ho molto apprezzato il gesto. Per questo reputo corretto darne notizia. Credo davvero sia in buona fede.

Ciao Elena,
ho visto ora il tuo articolo su una newsletter che ho mandato pochi giorni fa.
Onestamente mi dispiace leggere quanto hai scritto, a partire dal titolo, è stata decisamente interpretata male.
Non era assolutamente mia intenzione far credere, neanche lontanamente, che i casi che elencavo fossero miei, davvero, non voleva essere una “furbata”, neanche lontanamente.
Ho citato casi positivi, gradi e piccoli, diversi, non solo italiani e di un certo livello (vedi Dell).
Non volevo appropiarmene in alcun modo, so che collabori con “la testimone di nozze” e proprio per questo l’ho messo come caso interessante.
Dico sul serio quando dico che non volevo imbrogliare nessuno, ho peccato forse in ingenuità non scrivendo esplicitamente che non erano miei clienti, ho, erroneamente a questo punto, dato per scontate una serie di cose, a quanto pare, non lo erano.
Lungi da me fare “cattiverie” o appropriarmi di cose altrui, anzi, cito sempre la fonte, anche sui tweet preferisco un RT anziché “appropriarmi” del link che inoltro.
Mi dispiace davvero tanto che tu o altri abbiate interpretato il mio messaggio in questo modo. Non era mia intenzione.
🙁
Visto che ti è stata inoltrata in questo modo, a questo punto, trovo corretto inviare una rettifica. Se riesco lo farò nel corso della giornata.
E scusa ancora se posso averti dato questa impressione.

4 commenti all'aricolo “Anche i seo chiedono scusa

  1. Se posso dirtelo…..fa parte del giochino: intanto io pubblico l’articolo, poi vediamo quello che succede. Opzione 1: i diretti interessati non se ne accorgono ed io mi faccio pubblicità con il lavoro altrui essendo cmq ‘inattaccabile’ poichè il testo dell’articolo non mi attribuisce nella italiana lingua un bel nulla. Opzione 2: i diretti interessati si accorgono della mia bella operazione e l’amplificano pure (viral marketing) incavolandosi dell’accaduto – io mi scuso (non mi costa nulla) e pubblico pure una rettifica ma ormai l’articolo gira oltretutto amplificato dalla discussione che ha generato. Tutto questo ovviamente si fonda su un principio assolutamente fondamentale: l’assoluta inadeguatezza tecnica (spesso volutamente mantenuta tale da chi muove i fili) di chi compra (non è una colpa ma purtroppo una realtà) in questo specifico mercato e la marea di pescecani poco professionali che l’etica la usano giusto a parole ma in concreto venderebbero anche la mamma.

    Poi non nego che c’è una possibilità su un milione che si tratti realmente di una persona inesperta che ha casualmente dato un’impressione errata: è solo che l’esperienza mi dice che la casualità difficilmente si presenta ‘in massa’ e qui ci sono diverse avvisaglie che si tratti di un lavoro ben studiato a tavolino. La riprova la potrai avere solo fra dieci anni segnandoti il nome del tipo in questione e verificando poi cosa ha fatto nel corso del tempo….:-)…..magari diventa la persona più corretta del mondo dimostrandolo con i fatti ed io sono costretto a rimangiarmi il tutto….:-)

    “A better world is not only possible but extremely desirable…”

    SHL

  2. Mah, in effetti la mail che ti hanno mandato non era chiarissima però le scuse ci sono state…ora è da vedere se siano sincere o costruite

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