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La mia TBDI2014

Di ritorno da Rimini, dalla fiera TTG nonché TBDI, ho dentro di me un concentrato di emozioni, idee, sensazioni. Tanti pensieri mi frullano per la testa. Ma è stato bello andarci. Sono contenta di non aver dato retta al mio dottore che mi aveva sconsigliato di viaggiare (ho avuto qualche problemino di salute). E’ l’unico posto dove il fatto di essere una (travel) blogger non è visto come una cosa da nerd o un hobby… ma viene preso sul serio, come una professione – anche se per me non è una professione in senso stretto – e dove posso confrontarmi con altre persone a me simili. Sia i blogger stranieri che a volte sono più avanti (non perché hanno cominciato prima, ma perché hanno numeri diversi dai nostri), sia con blogger nostrani che come me hanno fatto un percorso dipendente / libera professionista. Ogni occasione di dialogo, chiacchera o anche solo battute davanti a un caffè sono stati momenti d’oro.

Mi dispiace non esser riuscita a parlare con tutti, ho incontrato persone davvero interessanti.

Voglio fare questo post anche per coloro che non sono potuti venire, spero di dare un’idea anche blanda di quello che sia stato.

Ma prima devo ringraziare tutta l’organizzazione del TBDI per avermi accolta e aiutata e per aver reso possibile un evento di questo livello. Bravi! Gestire 250 blogger da tutto il mondo non deve esser stato facile!. E ovviamente ringrazio il delizioso Hotel Nettuno di Villamarina di Cesenatico. Ancora una volta l’ospitalità romagnola ci dimostra la sua superiorità se paragonata alla mia amata-odiata Toscana.

La Fiera

La fiera era immensa: a Firenze ce la sogniamo una cosa del genere. C’era la TTG e la TBDI: oltre alla parte dedicata ai blogger, c’erano i padiglioni di tutti i Paesi del mondo, che spettacolo (è come per un goloso entrare in una pasticceria), che bello passare dalle Maldive, al Giappone, passando dall’Argentina all’Oman! Partirei per ognuna di quelle mete. Molto bella anche l’area dedicata al SIA Guest, con tutte le attrezzature per le camere d’albergo, ovvero mobili, vanity set, biancheria… ci sono delle cose da favola.

Gli speech dei blogger

Ora lascio spazio a ciò che ho seguito personalmente, a cominciare dagli interventi dei blogger.

Il primo intervento è stato quello di Melvin aka Traveldudes e Keith aka Velvetescape, dal titolo “How travel Bloggers are shaping destination marketing“. Ci hanno mostrato quanto possano essere influencer i blogger, soprattutto se paragonati ai media tradizionali. Ci hanno fornito alcuni dati: per esempio che l’85% dei turisti usa Internet per cercare info sui viaggi (fonte Google) e il 52% dei viaggiatori ha cambiato idea dopo aver letto un blog o consultato un social network (State of Inbound Marketing). Infine ci hanno mostrato una carrellata di dati su campagne Social fatte con i blogger: Blogville, Must love Festival, We are Puglia, Blog Island Malta (al quale ho partecipato anche io). Interessante lo strumento segnalato da Melvin http://www.brandseye.com/ che permette di monitorizzare il ROI.

Un altro intervento che ho seguito è stato quello degli Instagramers Nicola Carmignani, Emma Barreca e Giampiero Riva sui casi di campagne social usando Instagram.

Nella sala Tiglio invece c’erano altri interventi verticali, su alcuni argomenti specifici. Ho rivisto alcune delle persone che mi illuminarono l’anno scorso, ed è stato bello riascoltarli. Ho cominciato con Katia Presnal aka Skimbaco, che ha parlato dell’importanza di fare Community.

Con lei aveva due “collaboratrici” Leigh Hines e Reeta Laaksonen, che da quando hanno cominciato a partecipare agli Instagram Travel Thursday, hanno aumentato i lettori dei propri blog e portato avanti le proprie passioni. Un’idea lanciata nel 2013 ma che ha già raggiunto numeri di tutto rispetto.

Poi è stato il turno di Michael Hodson con uno speech dal titolo “Making Shareable Content on Social Media“. Ha esordito dicendo che le persone condivideranno i vostri contenuti per due motivi: love or money! Poi ha elencato alcuni modi per “pagare” le condivisioni, non per forza premi e giveaways, spesso possono esserci altre scappatoie. Ci ha mostrato diversi esempi di campagne viral fatte con i blogger, come ad esempio quella di Hostelworld.

Per quanto riguarda il punto di vista delle azienda ha sottolineato 3 punti: l’importanza di selezionare bene i blogger, avere un budget definito per queste attività e infine il monitoraggio dei risultati. Poi ha parlato di come creare “lovable content”, fondamentalmente spesso basta rispondere a domande di tipo pratico. Ha anche dato un po’ di indicazioni su quando, come e quanto condividere sui vari social networks: quasi tutti funzionano bene al mattino, tranne Pinterest, e quasi tutti funzionano meglio se allego belle foto.

Nell’ultimo giorno gli interventi che ho seguito sono stati quello di Laurence Norah aka Findingtheuniverse, sull’importanza di fare belle foto e quello di Nienke Krook aka Thetraveltester su Pinterest.

Laurence ci ha spiegato i 3 elementi che rendono una foto bella e quindi condivisibile: la composizione, la storia (che racconta) e l’emozione. Mentre Nienke si è concentrata sulla piattaforma Pinterest, che per lei non è un Social Network, nè un Motore di Ricerca, bensì un luogo dove scoprire cose.

Meet your blogger 2014

Il Meet your blogger è stato il momento clou della manifestazione. Molta confusione e attese da parte nostra, altrettanto se non maggiore, da parte delle aziende e enti del turismo.

La sala piuttosto ampia aveva tanti tavolini con i referenti del turismo seduti e noi blogger dovevamo girare fra uno stand e l’altro, cercando coloro con cui avevamo fissato gli appuntamenti: uno ogni 30 minuti, per un totale di 12 slot disponibili. Ma siccome non tutti i colloqui duravano 30 minuti e molti di noi volevano parlare anche con altri operatori, si è creata una buffa situazione: in pratica appena c’era un tavolino libero, un blogger si fiondava per parlarci!

E così ho parlato con tantissime persone, che hanno mostrato interesse per il mio blog. Ho capito che per loro non è facile, perchè si trovano di fronte una realtà molto eterogenea: ci sono i blogger singoli e indipendenti come me, ci sono le redazioni, i magazine, i fotografi, gli igers, le reti di blogger come ad esempio TBnet che nacque qui proprio 1 anno fa! insomma erano un bel po’ confusi.

La giornata è stata stancante, ma molto divertente e per la prima volta mi sono sentita considerata dal punto di vista professionale, per il fatto che ho dedicato risorse ed energie al/ai mio/miei blog.

Ho anche conosciuto nuovi blogger che hanno approcci diversi dal mio, ed è stato piacevole chiaccherare con loro.

Approfitto di questo spazio per ringraziarli dell’attenzione e per salutarli!

Un saluto diverso va invece a Lidia Marongiu che ha coordinato la tavola rotonda delle 6 Regioni che hanno avviato campagne Social.

Mi dispiace invece non aver potuto partecipare alla premiazione degli HSA (Hospitality Social Awards). Ero fra i giurati ma per motivi personali sono dovuta rientrare prima. Peccato! ma so che è andata bene.

Al prossimo anno TBDI!

9 commenti all'aricolo “La mia TBDI2014

  1. Ciao Elena!
    Grazie al tuo racconto mi è sembrato di essere stata lì!
    Purtroppo per motivi lavorativi ho dovuto saltare, ma vi ho seguito da casa!

  2. Grazie per il tuo racconto! Come sempre chiara e interessante!! In effetti volevo salutarti e ringraziarti agli Hsa ma vorrà’ dire che ti aspetterò qui in Trentino al @pinetahotels! 🙂 questa volta no e’ !!! Non deludermi lo sai che sono un po bambino dentro!

  3. Cara Elena, è stato un vero piacere conoscerti. Ti ringrazio per questo resoconto. In bocca al lupo per tutto. Spero di rivederti presto. Magari anche prima di TBDI2015! 🙂

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