Dopo Paolo Iabichino e Antonio Sofi è il turno di Marco Camisani Calzolari che non ha certo bisogno di presentazioni. Non lo avevo mai sentito parlare, ma solo letto. Mi è piaciuto: rapido, brillante, semplice. E pure un pochino imbranato col figlio (?) che non riusciva a far scorrere le slides. Insomma umano!
The future is already here. It’s just not evenly distributed.
Condivido lo sconcerto quando parla di come i media tradizionali in Italia attacchino il web.
Marco cita una gran quantità di dati, molti non riesco a segnarli.
Vediamone alcuni:
Nel mondo più del 25% dei risultati su google per i 20 più importanti brand sono link a siti di consumer generated content (fonte Nielsen buzz metrics).
1/4 delle persone vanno su siti di altri!!! Quante aziende investono su pagine degli altri?
In Italia ci sono quasi 4 milioni di aziende:
– il 60% ha connessione internet
– solo il 20% delle aziende hanno un sito internet!
– 89% delle aziende nel settore turismo ha un sito internet, ma sono siti brochure, poco più di photogallery.
– molti ristoranti hanno siti in flash (sob) e non si rendono conto che vengono cercati in mobilità (col cellulare) ma i dispositivi mobili non leggono il flash! Marco cita l’Enoteca Pinchiorri: il sito appare invisibile ed è impossibile trovare il telefono per prenotare un tavolo. Provo con l’iphone, non vedo niente, il proprietario avrà discusso a lungo della grafica e delle animazioni peccato che se io cerco il telefono o l’indirizzo non lo trovo!
– molti siti non hanno i contatti in fondo!!!
– nel 2009 più navigatori comprano viaggi in internet piuttosto che alle agenzie di viaggio
Alcune considerazioni:
Chi produceva le carrozze non produce automobili!
Ieri un prodotto x migliaia di consumatori, oggi migliaia di prodotti per un consumatore
Cosa fare?
1) diventare esploratori digitali
2) frequentare i luoghi digitali dove ci sono le persone
Le aziende devono capire che le strade sono molte e dobbiamo dialogare nel modo giusto, liberarsi dai vecchi paradigmi. Ci sono nuovi punti di contatto: alcuni previsti dalle aziende altri creati dagli utenti. Necessità di fare market sensing perenne: in pochi minuti una bugia su rete diventa verità!!! rapidità di risposta.
3) aprire al dialogo
4) creare conoscenza condivisa
5) imparare a conversare coi nuovi mezzi e nuovi linguaggi
6) mettere al centro l’utente
7) diventare utenti!
Grazie Elena 😉
A presto
Ciao
Marco