Quest’anno, dopo la maternità e l’inizio del nido per mio figlio, ho ricominciato a frullare in giro per l’Italia fra convegni e corsi. Posso tranquillamente affermare che passo metà del mio tempo in aula. Cosa ho insegnato? prevalentemente Social Media, ma anche Copywriting, Brand Reputation, eCommerce, Social listening, Web Marketing Turistico e Advertising online.
A chi? alle aziende, con formazione interna, e agli studenti di corsi e master.
Fra le aziende ricordo un paio di eccellenze del territorio toscano, due realtà produttive (settore arredamento e borse) che lavorano nel lusso, con clientela soprattutto cinese e russa, che esportano con orgoglio il nostro talento Made in Italy.
Un’altra docenza che mi è rimasta nel cuore: quella a due famose radio fiorentine. Interessante il confronto con chi mastica un linguaggio per certi versi simile a quello del web – rapido, dinamico, in real time – ma allo stesso tempo ne teme di essere sorpassato.
Fra i corsi come non pensare ai ragazzi del Master del Turismo della Ca’ Foscari di Venezia, nella loro bella sede distaccata, e il Digital Master di Prato, ma anche i giovani ragazzi dell’Accademia Cappiello, molto motivati e in gamba, e secondo me qualcuno di loro si farà notare.
E poi ci sono gli albergatori, i macellai fiorentini (che spasso la lezione con loro! e quanto mi hanno sorpreso), le guide ambientali, gli organizzatori di eventi, le wedding planner, i blogger, le guide turistiche…
Tenere corsi mi piace molto, perché è bello vedere le facce delle persone quando entro – perplessi, dubbiosi, scettici, prevenuti – e poi all’uscita, trasformarsi in entusiasti, desiderosi di provare a comunicare in modalità nuova, amanti di questo mondo digitale.
Scherzi a parte, ogni tanto capita che qualcuno rimanga convinto che tutta questa storia del web 2.0 sia una grande cavolata. Ma il più delle volte, quando finisce la lezione, le persone vengono da me e mi ringraziano per aver fatto capire loro come usare questi strumenti, e le opportunità che si celano anche per chi ha una piccola realtà. A volte mi danno la mano, a volte mi guardano con occhi pieni di fiducia e ottimismo, soprattutto i ragazzi giovani abituati a sentir parlare di crisi e di disoccupazione, tornano a casa col sorriso sulle labbra.
Il 2017 si preannuncia bello pieno di docenze: ho già mezza agenda piena. Presto posterò qualche data aperta.
Nel frattempo mi godo mio figlio!